Passione

Aforismi

Charles Darwin

Chi si abbandona a gesti violenti accresce la sua rabbia; chi non controlla i segni della paura prova ancora più paura.
Fra i molti individui d'ogni specie che nascono periodicamente, pochi soltanto rimangono in vita. Io chiamo selezione naturale il principio, per il quale così conservasi ogni leggera variazione, quando sia utile.
Genera più spesso confidenza l'ignoranza di quanto non faccia la conoscenza.
Gli animali non solo provano affetto, ma desiderano essere amati.
Gli individui di ciascuna specie che nascono sono molto più numerosi di quanti ne possano sopravvivere e quindi la lotta per l'esistenza si ripete di frequente.
Gli organismi viventi sono in equilibrio col loro ambiente, siccome l'ambiente cambia, debbono cambiare anch'essi, altrimenti sono condannati a scomparire.
Il buon senso evita il sentiero dell'errore.
L'uomo che osa sprecare anche un'ora del suo tempo non ha scoperto il valore della vita.
L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.
La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono.
La libera espressione di un'emozione per mezzo di segni esteriori, la rende più intensa.
La matematica sembra dotare una persona di qualcosa come un nuovo senso.
La mimica rende più vive le nostre parole e conferisce loro più forza. Essa è più delle parole, che possono essere falsate, rivela i pensieri e le intenzioni altrui.
La polizia e la giustizia sono del tutto inefficienti. Se un uomo povero commette un omicidio e viene preso, sarà messo in prigione e forse fucilato; ma se è ricco ed ha amici, può stare tranquillo che non subirà nessuna pena.
La selezione naturale è stata la causa principale, ma non l'unica, delle modificazioni.
Lo stadio più elevato nelle civiltà morali consiste nel riconoscere che dovremmo controllare i nostri pensieri.
Nella lunga storia del genere umano (e anche del genere animale) hanno prevalso coloro che hanno imparato a collaborare ed a improvvisare con più efficacia.
Nella sua arroganza l'uomo attribuisce la propria origine a un piano divino; io credo più umile e verosimile vederci creati dagli animali.
Nessuno può pensare di essere il fine ultimo della storia naturale.
Noi vediamo l'aspetto della natura brillare di prosperità, e vi ravvisiamo una sovrabbondanza di nutrimento; noi dimentichiamo che la maggior parte di tanti uccelli che cantano intorno a noi, vivono solo d'insetti o di sementi, e per conseguenza distruggono continuamente altri esseri viventi.
Non c'è differenza fondamentale tra l'uomo e gli animali superiori nelle loro facoltà mentali... Gli animali inferiori, come l'uomo, provano manifesto piacere e dolore, felicità e sofferenza.
Non è la specie più forte a sopravvvivere, e nemmeno quella più intelligente ma la specie che risponde meglio al cambiamento.
Quale differenza può fare il clima nel godimento della vita! Quanto diverse sono le sensazioni che si provano quando si hanno sott’occhio nere montagne ravvolte per metà di nuvole, e quando si vedono altre catene di monti attraverso la luce azzurra di una bella giornata! Per un po’ di tempo le prime possono parere sublimi; le altre sono tutte giocondità e vita felice.
Questa nostra terra, che un tempo ci sembrava infinitamente grande, deve essere considerata nella sua piccolezza. Viviamo in un sistema chiuso, dipendenti gli uni dagli altri e dipendenti tutti dalla terra stessa. Tutto ciò che ci divide è infinitamente meno importante del pericolo che ci unisce.
Se dovessi vivere di nuovo la mia vita, adotterei come regola quella di leggere della poesia e di ascoltare della musica almeno una volta alla settimana, poiché, forse le parti del mio cervello ora atrofizzate sarebbero mantenute attive dall'uso.
Se la miseria del povero è causata non dalle leggi della natura, ma dalle nostre istituzioni, grande è la nostra colpa.
Sono pienamente convinto che le specie non sono immutabili; ma che tutte quelle che appartengono a ciò che chiamasi lo stesso genere, sono la posterità diretta di qualche altra specie generalmente estinta.
Un matematico è un cieco in una stanza buia che cerca un gatto nero che non è lì.
Viaggiare insegnerà la diffidenza, ma al tempo stesso quante persone veramente di cuore ci sono, con le quali non si avranno mai più contatti, e che tuttavia sono pronte a offrire il più disinteressato aiuto.